auguri — poesia
Milano, settembre 2013
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Siedi, calmo
le braccia davanti a te
introducono mani dischiuse.
La camicia ha la sua piega
mentre le guance
rotondeggiano un soffio
e l’innocenza si struttura
sulle tempie a formare
le tue strade passate.
Giaci, morbido
il capo sul mio corpo,
i capelli in onde accolte
da un fondale cavo
e l’esperienza in rivoli
si muove verso
un infinito presente
e vi resta, in equilibrio.